Lezione frontale no

Non si torna indietro

Questa è la mia classe

La mia lezione non è più frontale da anni, già da quando non si parlava né di classe capovolta, né di piattaforme e neppure di strumenti multimediali. Andava di moda l'aula informatica. I miei alunni lavoravano in piccoli  e medi gruppi. Ogni giorno insieme decidevamo come organizzare le attività e le idee venivano condivise sulla lavagna d'ardesia. Poi il verbalizzante di turno trascriveva tutto su un foglio che veniva attaccato su un cartellone per tenere traccia del percorso.

Successivamente è arrivata la LIM e le annotazioni facevano bella mostra sulla sua superficie.

Piattaforma...

I percorsi venivano caricati in pdf sulla piattaforma e i ragazzi a casa esaminavano quanto realizzato alla ricerca di errori e di nuove vie da percorrere.

Abbiamo trasformato l'aula in un laboratorio portando dei pc portatili, sono arrivati i tablet e infine gli smartphone. Non abbiamo dimenticato i quaderni! Ogni alunno usa gli strumenti e le modalità che ritiene più opportune per costruire il suo percorso di apprendimento.

Io mi muovo tra i gruppi, si discute insieme, ci si interroga, si riflette e si programmano i passi successivi.

La lezione non può più essere frontale per una comune consapevolezza: né io e né i miei alunni siamo disposti a tornare indietro.

Questa è la vera scuola, incentrata sul desiderio di andare verso il futuro utilizzando percorsi didattici innovativi e lasciandosi alle spalle un passato ormai fuori tempo.