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Si ritorna a scuola

In attesa di rientrare a scuola pubblico la seconda parte del racconto "Il segreto dell'isola". 

In settimana vi attendono due novità: la terza puntata del racconto e un nuovo articolo.

 

 

 

"... il pavimento era fatto di smeraldi.

Tutto sembrava procedere per il verso giusto finché una mattina i genitori del ragazzo non si svegliarono. Era come se fossero caduti in un profondo sonno, il loro cuore batteva in modo regolare, non c’era modo di risvegliarli.

William, profondamente preoccupato, cominciò a consultare i libri presenti nella biblioteca reale per trovare una soluzione, ma invano.

Pertanto si diresse spedito nelle stanze del mago di corte Mr. Sand.

Questi aveva raggiunto la quarantina e il suo sguardo vivace intuì subito la disperazione del giovane. Purtroppo, come spiegò, non esisteva altra cura che il ritrovamento del misterioso segreto dell’isola. Una volta trovato, era necessario recarsi al capezzale dei genitori e, tenendo stretto tra le mani il segreto dell’isola, pronunciare questa frase:

“il segreto più su un albero non sta, Gordon cercando lo sta, ma per scopi malvagi lo userà”. Il mago si zittì e non parlò più. 

Sconsolato decise di mettersi immediatamente in cammino in cerca di qualcuno che conoscesse il segreto dell’isola.

 

Capitolo 2

William uscì dal castello, scese dal monte e cominciò ad esplorare l’immensa isola.

Si rese conto di aver vissuto per tanti anni all’interno del castello libero da preoccupazioni, senza pensare che ci fosse un mondo intorno a lui del tutto sconosciuto.

Laghi di acqua trasparente si facevano incontro con meravigliosi pesci colorati, sulla sabbia finissima rilucevano splendide e antiche conchiglie.

Cammina cammina... gli alberi nella parte più interna dell’isola diventavano sempre più alti per proteggere i villaggi degli abitanti.

Le case vecchie, costruite con mattoni di argilla e paglia, circondate da alte mura di legno, si stagliavano eleganti. Sulle torrette non si vedeva nessuno.

Più avanti si ritrovò in una strana jungla. Alberi di diversa tipologia si estendevano a perdita d’occhio, le foglie leggere come piume ondeggiavano su rami robusti e nodosi, mentre fiori di un tenero colore rosa spandevano un dolce profumo…"