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La privacy prima di tutto: usare ChatGPT in modo sicuro ed efficace

AI
Intelligenza artificiale

La protezione dei dati personali è una priorità imprescindibile, soprattutto per chi, in qualità di docente, opera in ambito educativo-didattico.

Quando si decide di impiegare l'AI ChatGPT nei processi educativi, è normale porsi delle domande in merito alla privacy e alla sicurezza del trattamento dei dati degli studenti. In questo articolo, esamineremo alcuni suggerimenti e ci soffermeremo sulle caratteristiche specifiche di ChatGPT, che ci consentiranno di utilizzare questo tool in modo sicuro e nel rispetto della privacy.

ChatGPT è uno strumento che può essere impiegato per una vasta gamma di attività didattiche, dalla creazione di percorsi allo studio assistito. Tuttavia, come ogni tecnologia, è opportuno informarsi attentamente sulla questione della gestione e della protezione dei dati personali.

Se usate la versione gratuita, dal momento che le informazioni inserite potrebbero contribuire all'addestramento futuro dell'AI, vi consiglio di attivare la possibilità di un'interazione attraverso chat di tipo effimero. Le conversazioni con l'AI, in questo modo, non vengono memorizzate a lungo termine, anche se bisogna evidenziare che una copia della chat potrebbe essere comunque conservata dal sistema, per un massimo di 30 giorni. In termini di privacy si hanno alcuni vantaggi significativi, tra cui la riduzione del rischio di esposizione e soprattutto la recuperabilità limitata delle chat, eliminando così la possibilità che terzi possano accedere alle stesse.

 

Come si attiva una chat effimera?

 

Aprite il menù a tendina in corrispondenza della scritta ChatGPT, scegliete il terzo risultato “Chat

temporanea” e spostate il cursore verso destra. Di seguito potete osservare uno screenshot esplicativo:

 

 

Indicazioni tramite screenshot per attivare le chat effimere
Screenshot da ChatGPT

 

Sulla base di quanto fin qui detto è opportuno usare la versione gratuita per attività che non prevedono

l'inserimento di dati sensibili. Se invece si vuole impiegare ChatGPT per attività che coinvolgono dati

personali o informazioni sensibili si dovrà passare alla versione pro, che offre una maggiore protezione

della privacy. Con questa opzione, i dati inseriti non vengono utilizzati per addestrare il modello,

garantendo così una gestione più sicura e confidenziale delle informazioni.

In conclusione, per utilizzare ChatGPT in modo sicuro, ecco alcune linee guida da seguire:

1. Se state lavorando con informazioni delicate o personali, come la correzione di compiti o la creazione

di piani di studio personalizzati, è altamente raccomandato l'uso della versione Pro di ChatGPT.

2. Se si utilizza la versione gratuita, è preferibile limitarsi a richieste generiche o di carattere didattico.

Ad esempio, si potranno chiedere dei suggerimenti per strutturare una lezione o per concetti teorici

senza entrare nel dettaglio specifico degli studenti.

3. Inoltre è fondamentale responsabilizzare gli studenti sull'importanza della privacy e sulla protezione

dei loro dati personali. Assicuriamoci che comprendano i rischi e sappiano come comportarsi quando

interagiscono con strumenti digitali come ChatGPT.

4. Infine, è buona norma, prima di utilizzare qualsiasi strumento digitale, leggere e capire le politiche di

privacy offerte dalla piattaforma. Questo ci aiuterà a prendere decisioni informate e a garantire la

sicurezza dei dati degli studenti.